Manca poco all’inizio dell’estate e l’Hotel Abi d’Oru riapre la sua ospitalità il 27 maggio, svelando le sue nuove camere e la nuova piscina – e le attività per il percorso di certificazione ambientale.
Per la nuova stagione l’Abi d’Oru ha raccolto l’arte e l’operosità degli artigiani locali per continuare ad essere un vero punto di riferimento in Sardegna dove poter trascorrere un soggiorno in contatto con l’anima e la cultura di quest’isola.
Il restyling ha coinvolto – durante i mesi di chiusura stagionale – ulteriori 50 camere, che sono state completamente rinnovate rispettando l’imprescindibile legame con la storia, la cultura e le tradizioni locali – seguendo anche le specificità tecniche e strutturali dettate dal percorso di certificazione ambientale in atto.
Le nuove camere infatti racchiudono la doppia anima del luogo stesso, quella sarda e quella internazionale; diversi artigiani locali hanno realizzato pezzi unici che diventano gli elementi d’arredo e creano il lifestyle sardo che gli ospiti vivono durante il loro soggiorno.
Con i fratelli Demelas, dell’Azienda Mariantonia Urru di Samugheo, sono state scelte le lane, i fili di cotone, i colori e i disegni che danno vita all’incanto delle nuove camere. Questa realtà sarda ha lavorato sui tappeti, sugli arazzi e sui tessuti esterni, rinnovando le tradizioni locali, grazie a pluripremiati designer che continuano a realizzare opere ancora tessute su antichi telai, ma con una rivisitata identità.
Nella falegnameria di Mariano Ceccatelli, nel cagliaritano, è stato invece tagliato e pitturato il legno, con i tipici rosoni sardi incastonati nelle porte interne.
Tra i materiali sono stati prediletti il marmo di Orosei – per pavimenti delle camere e delle terrazze, così come per i rivestimenti nei bagni; le ceramiche sarde utilizzate sono tutte prodotte a Siniscola, pitturate a mano con colori tenui e caldi, diventando dettagli di stile in ogni stanza.
I progettisti dello Studio di Sandro Sergi a Cagliari, invece, firmano anche gli spazi esterni, mantenendo il naturale equilibrio della natura – tra le piante di mirto, rosmarino e lentischio, hanno tutelato e ampliato l’originaria macchia mediterranea.
Ed è qui, nello spazio tra le camere e il mare che si trova la piscina principale di Abi d’Oru – anch’essa con una veste rinnovata e inedita per questa stagione, molto verde, diverse zone relax sotto i rampicanti, altre sotto gazebi con tende, e numerose zone idromassaggio, impianti nuovi. Tanta vegetazione, palme e arbusti tipici dell’isola sono la cornice perfetta per le calde giornate estive, scandite da un sound speciale – firmato Bose – durante gli aperitivi a bordo piscina.
L’estate 2023 si apre anche con importanti azioni e obiettivi in atto; i task che l’Hotel Abi d’Oru ha messo e sta mettendo in atto durante il restyling, infatti, hanno anche l’obiettivo di portare l’hotel e la sua ospitalità verso la realizzazione di un turismo sempre più sostenibile.
Questo immancabile obiettivo dell’ospitalità è fortemente voluto dalla famiglia Zuncheddu, che detiene la proprietà e gestione diretta dell’hotel – attraverso il percorso di decarbonizzazione della struttura, la Certificazione Breeam in-use, il monitoraggio dei consumi energetici, il DNSH (i cui principi hanno lo scopo di valutare se un’attività economica non arrechi un danno ai sei obiettivi ambientali individuati – che sono: la mitigazione dei cambiamenti climatici – l’adattamento ai cambiamenti climatici – l’uso sostenibile e la protezione delle acque e delle risorse marine – la transizione verso un’economia circolare – la prevenzione e la riduzione dell’inquinamento – la protezione e il ripristino della biodiversità e degli ecosistemi).
Nell’entroterra sardo, inoltre, Abi d’Oru ha creato e cura quotidianamente una famiglia di arnie per contribuire all’ecosistema locale e celebrare il suo nome. Abi d’Oru, in sardo ape d’oro – è infatti il nome che l’hotel ha avuto fin dal primo giorno, voluto dal suo architetto, Antonio Simon Mossa, conosciuto anche col nome sardo Antoni Simon Mossa – politico, giornalista e scrittore, ideologo ed esponente dell’indipendentismo sardo e parte del team che in seguito ha dato vita al mito della vicina Costa Smeralda.
Il restyling completo di Abi d’Oru si concluderà nel prossimo inverno per arrivare all’estate 2024 ad una nuova era dell’ospitalità: elegantemente sarda.