Dal 10 al 15 ottobre 2023, il Museo della Permanente di Milano ha accolto la 22ª edizione del Premio Cairo, una delle piattaforme più prestigiose per l’arte contemporanea italiana. Questo evento, che da oltre due decenni celebra le voci emergenti del panorama artistico, è diventato uno spazio privilegiato di confronto e innovazione, capace di tracciare nuove rotte per il futuro dell’arte.
L’edizione 2023 si è distinta non solo per la qualità delle opere in mostra, ma anche per il forte protagonismo femminile. A trionfare è stata Giuliana Rosso con l’opera Stiamo bene negli acquitrini, un lavoro potente ed evocativo realizzato in carboncino e gessetti su carta. La giuria, composta da personalità di spicco del mondo dell’arte contemporanea, ha premiato Rosso per la sua capacità di coniugare l’indeterminatezza dell’adolescenza con un paesaggio tossico che, nelle sue parole, “evoca l’urgenza della questione ambientale e il disagio di una comune solitudine.”
Accanto a Rosso, altre artiste hanno saputo catalizzare l’attenzione del pubblico e della critica, tra cui Nina Carini, che con Forse eterno è un morso nel tempo ha esplorato il confine tra visibile e invisibile. L’opera, composta da un lungo rotolo di preziosa carta giapponese dipinta a mano e accompagnata da una scultura in argilla bianca, ha raccontato un’intima ricerca sul tempo, il mito e l’essenza immateriale della nostra esistenza. L’immagine del puma, custode primordiale di questa installazione, ha saputo evocare un universo sospeso tra memoria e presente, tra ciò che è custodito e ciò che è lasciato andare.
Elena Brovelli ha portato il suo contributo a questa edizione con l’opera Tosca, un lavoro che si distingue per l’eleganza materica e la capacità di trasformare il movimento in contemplazione. Realizzata in lurex grigio metallizzato, Tosca si presenta come una cascata fluida che scorre su superfici di ardesia, un dialogo tra leggerezza e peso, tensione e rilassamento. Ogni piega del tessuto sembra catturare un momento di trasformazione, un passaggio tra mondi che invita l’osservatore a riflettere sull’equilibrio tra forza e vulnerabilità.
Il Premio Cairo del 2023 ha dimostrato, ancora una volta, come l’arte contemporanea sia un linguaggio capace di dare voce alle inquietudini e alle bellezze del nostro tempo. La vittoria di Giuliana Rosso e la presenza di artiste come Nina Carini ed Elena Brovelli testimoniano la crescente centralità delle voci femminili nel panorama artistico italiano. Queste opere, ciascuna a suo modo, raccontano storie di trasformazione, resilienza e connessione, invitando il pubblico a un dialogo aperto e sensibile.
Con il suo approccio inclusivo e visionario, il Premio Cairo continua a rappresentare un faro per l’arte italiana, offrendo agli artisti una piattaforma per emergere e al pubblico un’occasione per scoprire le energie più vitali del nostro tempo.