Nel cuore pulsante di Roma, tra il fascino senza tempo dei suoi vicoli e la magnificenza dei suoi monumenti, sorge un luogo che ridefinisce il concetto di ospitalità: il Borghese Contemporary Hotel. Più di un semplice boutique hotel, questa struttura incarna una visione che fonde con straordinaria armonia arte e accoglienza, offrendo un’esperienza immersiva per gli amanti della cultura contemporanea.
Un rifugio d’arte nella città eterna
Situato a pochi passi dal Pantheon, da Piazza di Spagna e dalla maestosa Fontana di Trevi, il Borghese Contemporary Hotel si distingue per la sua anima artistica, un tratto distintivo che lo posiziona tra le destinazioni più esclusive della capitale. Nato dalla passione per l’arte moderna e contemporanea dei fratelli Romeo e Guglielmo Piperno, il progetto si sviluppa come una galleria vivente, in cui ogni ambiente diventa espressione di un racconto estetico.
“L’arte è sempre stata al centro del nostro interesse, inizialmente quella moderna, poi con una crescente apertura verso il contemporaneo. Con il Borghese Contemporary Hotel abbiamo voluto coniugare questa nostra passione con la tradizione familiare nel settore dell’ospitalità”, racconta Guglielmo Piperno.
Non si tratta di una semplice collezione d’arte esposta nelle aree comuni, ma di una vera e propria esperienza immersiva. L’arte non è qui elemento decorativo, bensì linguaggio attraverso cui il visitatore viene guidato in un percorso che trascende il classico concetto di soggiorno.
L’arte come cifra identitaria
L’identità artistica del Borghese Contemporary Hotel emerge già nel suo nome, con il gioco grafico di “ContemporARy HoTel”, dove le lettere maiuscole richiamano la parola “ART”, sottolineando la vocazione culturale del luogo. Un dettaglio che trova una perfetta corrispondenza nella curatissima selezione di opere esposte.
Ogni angolo della struttura è concepito come un palcoscenico in cui si intrecciano espressioni artistiche differenti. Dalle sale comuni alle camere, il percorso si snoda tra i lavori di artisti del calibro di Cameron Welch, Ed Ruscha, Sandro Sanna, Diego Miguel Mirabella, Aaron Young, Félix González-Torres, Travis Fish, Elle De Bernardini, Cristallo, Christina Zimpel, Shadi Al-Atallah e Massimo Listri. Un dialogo tra maestri consolidati e talenti emergenti, con un approccio curatoriale che evoca il dinamismo di una galleria in continuo divenire.
“Ogni spazio è stato progettato con l’arte come fulcro, ogni ambiente è legato da un fil rouge artistico, con opere che lasciano un’impronta e donano personalità alle diverse aree. Il nostro obiettivo è far conoscere sia artisti affermati che nuove voci nel panorama contemporaneo”, spiega Romeo Piperno.
Le suite: narrazioni artistiche in chiave esclusiva
L’arte permea non solo gli ambienti comuni, ma definisce anche l’identità delle 24 camere, ognuna con una propria cifra stilistica. Particolarmente degne di nota sono tre suite, ognuna delle quali porta con sé un omaggio artistico distintivo.
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Suite Borghese: la più prestigiosa, prende il nome dalla storicità dell’edificio e dalla zona in cui sorge l’hotel. Ospita un’opera di un’artista iraniana, creando un’affascinante contaminazione culturale.
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Suite Elle: un tributo all’artista brasiliana Elle De Bernardini, il cui lavoro dialoga con lo spazio in un intreccio di creatività e identità.
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Suite Picasso: impreziosita da una stampa di un’opera del 1960 di Pablo Picasso, arricchita dalla firma originale dell’artista, elemento che conferisce un valore inestimabile alla suite.
Uno spazio espositivo in continua evoluzione
Ogni angolo del Borghese Contemporary Hotel racconta una storia. Nella lobby campeggia “The Voyager” di Cameron Welch, mentre la reception è arricchita dalle opere di Sandro Sanna e Cristallo Odescalchi. Nell’area breakfast, lo sguardo è catturato da “The Clock” di Félix González-Torres e da un’iconica fotografia di Massimo Listri, maestro nell’arte di catturare l’imponenza degli spazi architettonici.
Nella lounge bar e nella libreria, gli ospiti possono lasciarsi sorprendere dalle opere di Aaron Young e Diego Miguel Mirabella, mentre il piano superiore ospita lavori di Shadi Al-Atallah, Christina Zimpel e Nadjib Ben Ali, dando vita a un percorso che si snoda tra epoche e linguaggi differenti.
Un soggiorno che diventa esperienza culturale
Al Borghese Contemporary Hotel, l’ospitalità si eleva a forma d’arte. Gli ospiti non sono semplici visitatori, ma spettatori e protagonisti di un dialogo continuo tra estetica, cultura e storia. Un soggiorno che si trasforma in un viaggio nella contemporaneità, in una città che, pur affondando le sue radici nel passato, continua a reinventarsi attraverso le molteplici espressioni dell’arte.
Benvenuti nel cuore artistico di Roma, dove ogni dettaglio è un’opera d’arte in sé
Photos: Courtesy of Borghese Contemporary Hotel