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“Un affascinante racconto, ricostruito attraverso immagini, musiche, evocazioni e suggestioni, che ricompone davanti agli occhi del visitatore l’universo di Amedeo Modigliani pittore e scultore, e che permette di proiettarsi nel contesto parigino di cui l’artista fu assoluto protagonista.”

 

La mostra, in corso al Mudec sino al  4 Novembre, si propone come un vero e proprio excursus multisensoriale offrendo al visitatore la scoperta della sua cifra artistica e l’influenza che il primitivismo in particolare la scultura africana, egizia e cicladica, ebbero sul suo lavoro; una vita da bohémien nella sua esistenza da esule livornese nella Montmartre e nella Montparnasse dei primi del Novecento.

A impreziosire la visione multimediale e rendendo così l’esperienza veramente totalizzante, il progetto allestito al MUDEC prevede una sala introduttiva,

che ospita alcuni capolavori di arte primitiva africana del XX secolo provenienti dalla collezione permanente del MUDEC e tre ritratti di Modì provenienti dal Museo del Novecento di Milano, che permettono al visitatore di avere sott’occhio in un unico ambiente quei modelli artistici di arte primitiva che il genio livornese ebbe senz’altro a ispirazione per la sua arte.

 

 

Una ‘Infinity room’ chiude il percorso espositivo: alcune delle opere più rappresentative dell’artista si ripresenteranno agli occhi del visitatore in un gioco continuo di scomposizioni e rifrazioni, che non mancherà però di aprirsi con un più classico racconto sulla vita dell’artista e il contesto storico-sociale-culturale in cui contestualizzare le sue opere.