L’infinito nel finito come l’ inafferrabile concetto d’ infinità e la prospettiva ultima del vuoto, un punto di ancoraggio per collegare la terra al cielo. Da questo concetto nasce la nuova collezione di Alberto Zambelli “In – Finitum” come semplicità ed ordine estetico che ispira l’atto divestirsi con senso di leggerezza, sia mentale che fisico.
Scompare il superfluo e ogni capo diventa senza peso mentre la sartorialità allarga i confini ad una nuova eleganza dove formale e informale diventano un unico.
Una rilettura del tailoring Hand Value oltre il formale che preserva il principio etico sociale ed ambientale, attraverso l‘ utilizzo di materiali naturali certificati e filati di riciclo.
Zambelli esplora l’ oscurità tattile e profonda dell’ antracite, del nero, dei blu e li riscalda con ebano, intonaco e muschio in una dualità fra arcaico e contemporaneo. Decostruisce un mondo antico e minimalista portandolo in un Hic et Nunc monotonale dai fonemi silenziosi, mutevoli e inclassificabili.
Un’ alchimia fra minimalismo e semplicità senza ornamenti, ne superfluo decoro in cui il principio di ogni capo è ricondotto all’ essenziale raffinata semplicità ridotta all’ estremo.
Forme, materiali e corpo dialogano in un’ osmosi pura e organica rivelatrice di un fascino discreto atemporale. Panno sostenuto, flanella e fresco lana classica del guardaroba maschile incontrano twill di seta, chiffon, nobili gabardine e denim Kurabo intercalando forme in cui maschile e femminile si fondo in abiti semplici, evocativi, ridotti alla loro manifestazione del più essenziale.