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Iceberg FW 23/24, articolo su Beyond the Magazine

Dal retro di una moto per le strade di Londra fino alle piste da sci italiane, Iceberg si destreggia con piglio fiero e attitude energica,
ripercorrendo i momenti iconici della sua storia con rinnovata fantasia, ma sempre con il giusto mood, mixando pelle e maglieria per dar vita a una collezione sportivo-sartoriale in perfetto stile Iceberg.

 

Iceberg FW 23/24, articolo su Beyond the Magazine
“Mi piace mescolare tessuti e stili diversi. È molto Iceberg e mi rispecchia a pieno”, afferma il direttore creativo James Long. “In questa
stagione ci siamo divertiti a rivisitare diversi momenti della storia del brand, dai suoi esordi ai giorni nostri, anche perché il 2024 sarà l’anno del 50° anniversario di Iceberg”.

I bikers in pelle sono oversize e si ispirano a un’iconica campagna del 2001 con Pamela Anderson. In quell’immagine, scattata da David
Lachapelle, la Anderson è nuda sul retro della motocicletta, mentre il suo motociclista era vestito in pelle dalla testa ai piedi. Oggi le pelli sono unisex, con un Daffy Duck ricamato sul retro, nero su nero. Mentre le giacche con cappuccio in ecopelle sono ultra imbottite.
La pelle, rigorosamente eco, si mescola alla maglieria, dando vita ad abitini corsetto che prendono forma aderente grazie alla maglia a costine, o a felpe con cappuccio in ecopelle caratterizzati da un’onda di maglia che scende lungo le maniche rifinite con zip. Le giacche imbottite in maglia hanno finiture in ecopelle, inclusa una tasca sulla manica che rende omaggio al co-fondatore di Iceberg, Jean-Charles de Castelbajac.

 

Le giacche sartoriali sono in lana riciclata pied-de-poule bordeaux, con cerniere che rimandano allo spirito punk londinese. I maglioni in mohair spazzolato, in perfetto stile Iceberg, ritraggono Hector dei Looney Tunes, mentre i cappotti imbottiti lunghi fino al polpaccio sono chiusi da zip sui fianchi, da aprire a piacimento.
I giochi di sperimentazione con la maglieria sono il fil rouge della collezione, dai bikers in macramè rivestiti per sembrare fatti a maglia alle gonne lavorate a trecce, mentre le felpe con cappuccio in jersey nero riportano lavorazioni tricot sempre a trecce sulle braccia e sulle spalle.

 


I mini tailluer composti da giacche e minigonne in pied-de-poule bianco ghiaccio sono influenzate da una campagna Iceberg scattata da Michel Comte nel 1995. E poi ancora giacche e minigonne in eco shearling sembrano una versione idealizzata delle piste da sci. L’intarsio di Daffy Duck ritorna anche sul retro di un cappotto di pelliccia sintetica oversize e i bikers in pelle a contrasto hanno pannelli come zampe di ragno, che circondano la “I” di Iceberg.

Gli stivali ‘I’ sono un omaggio a quelli indossati da Pamela Anderson nella campagna del 2001, la ‘I’ ritorna anche negli stivali con tacco. Mentre quelli da motociclista hanno una silhouette molto forte e, per finire, non potevano mancare i cuissards, ma con tacco super comodo