Nella sua pratica artistica Anicka Yi combina linguaggi e tematiche provenienti da diversi ambiti come la filosofia, la biologia, la politica e la fantascienza. Il percorso espositivo di Metaspore, curato da Fiammetta Griccioli e Vicente Todolì, include oltre venti installazioni, creazioni multiformi che scardinano i confini tra scienza e arte, tra organico e sintetico, tra umano e non umano, esplorando i concetti di metamorfosi, interdipendenza, ecosistema e simbiosi.
La mostra vuole stimolare l’esperienza sensoriale e percettiva dei visitatori attraverso odori, forme mutanti ed elementi biologici disorientanti; è l’esposizione più completa mai presentata, dotata di un percorso sinestetico e immersivo, partendo dai primi progetti del 2010 che si distinguono per una ricerca su materiali tattili e olfattivi, per giungere alle installazioni più recenti realizzate dall’artista insieme al suo studio, e con il supporto di figure professionali differenti quali architetti, scienziati, profumieri con cui Anicka Yi ha co-creato progetti legati alle innovazioni nei campi della tecnologia e della scienza.
Il titolo Metaspore prende ispirazione dal mondo biologico: le spore sono le unità cellulari che riproducono e danno origine a nuove entità viventi senza la necessità di una riproduzione sessuale, da qui il legame simbolico e concettuale con la mostra di Pirelli HangarBicocca, che si trasforma e muta autonomamente nel corso del tempo. L’esposizione inoltre apre un nuovo capitolo nel lavoro di Anicka Yi, ovvero la scelta di approfondire opere del passato ponendosi come un momento riflessivo e immaginativo per futuri sviluppi ed evoluzioni della sua pratica.