Summer 2022: sono numerosi gli appuntamenti espositivi in programma questa estate in Italia.
Torino
La rivoluzione siamo noi. Arte in Italia 1967-1977
Camera – Centro Italiano per la Fotografia
Promossa da Archivio Luce Cinecittà in collaborazione con Camera e curata da Ludovico Pratesi, la mostra racconta l’evoluzione dell’arte in Italia dal 1967 al 1977, attraverso una ricca documentazione fotografica realizzata da artisti del calibro di Claudio Abate, Mimmo Jodice, Paolo Pellion, Paolo Mussat Sartor.
Sulla spinta delle contestazioni del ’68, l’arte, in questo periodo, inizia ad uscire dalle gallerie e dai musei per entrare a contatto con la vita quotidiana.
Attraverso 150 immagini provenienti dagli archivi delle gallerie e dei fotografi che parteciparono a questi eventi, ritraendo mostre, performance, dibattiti e azioni, la mostra racconta l’evoluzione di una scena internazionale che vede l’Italia al centro della cultura artistica del tempo.
Roma
Videocittà
Gazometro
Ideato da Francesco Rutelli con la direzione creativa di Francesco Dobrovich, “Videocittà” esplora le forme più avanzate dell’audiovisivo, per mappare i molteplici sguardi sul mondo di oggi e costruire gli immaginari del futuro. L’edizione 2022 sarà aperta dal 20 al 24 Luglio. La serata inaugurale sarà dedicata alle industrie creative digitali e presenterà per la prima volta una sorprendente installazione multimediale e immersiva che reinterpreterà l’architettura del monumento simbolo del quartiere Ostiense e della Roma “moderna”, il Gazometro.
La quinta edizione del Festival propone un focus sulla transizione digitale ed ecologica: l’alleanza fra il nuovo pensiero ambientalista e lo sviluppo tecnologico è una premessa indispensabile per gettare le basi di un mondo nuovo, più smart, più aperto, inclusivo e sostenibile.
La Nouvelle Vague di Raymond Cauchetier
Isola Tiberina
La punta dell’Isola Tiberina si traveste da Ville Lumière e fino al 3 Settembre sarà possibile visionare le immagini del fotografo Raymond Cauchetier. Le sponde del Tevere diventano una mostra a cielo aperto, in cui le immagini di film entrati nel nostro immaginario come Fino all’ultimo respiro o Jules et Jim rivivono nel lavoro di uno dei più grandi fotografi di scena della fine degli anni Cinquanta. Curata dal fotografo Francesco Zizola, l’espozione è parte integrante del gemellaggio Roma-Parigi: nella capitale francese è infatti in programma la prima edizione di Dolcevita-sur-Seine, festa romana di cinema, fotografia, teatro e musica sul Lungosenna.
Capri
Jan Fabre. Homo aquaticus and his planet
16 sculture in marmo di Carrara e marmo nero del Belgio, a cui l’artista Jan Fabre ha lavorato negli ultimi quattro anni, sono le protagoniste di questo progetto curato da Melania Rossi. Le opere, installate nella chiesa del complesso trecentesco, sono ispirate al rapporto tra l’uomo e i misteriosi abissi marini, all’acqua come elemento vitale e originario. Jan Fabre fa emergere curiosi esseri ibridi con corpi da pesce e volti umani adagiati su cervelli.
Protagonista di questa installazione è proprio l’organo sede del pensiero, che due sub sembrano avere riportato a galla dalle profondità marine. Da oltre vent’anni l’artista belga rinnova nel suo universo artistico, disegni, sculture e film-performance, la sua ricerca sul cervello umano, che approfondisce confrontandosi con biologi ed esperti di neuroscienze.
La mostra potrà essere visitata fino al 30 Settembre.