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Sølve Sundsbø | Beyond the still image

 

Palazzo Reale ospita una monografica del fotografo norvegese Sølve Sundsbø – una delle voci più innovative della fashion photography contemporanea nonché celebre firma di Vogue Italia –  con un percorso immersivo tra foto iconiche e opere inedite, video, proiezioni e installazioni site-specific nelle stanze degli Appartamenti del Principe dal 15 novembre al 9 dicembre.

Fotografo di moda e filmmaker, Sølve Sundsbø è stato capace di rivoluzionare il linguaggio della fashion photography. Sfidando la bidimensionalità della fotografia grazie all’utilizzo avanguardistico di diversi tipi di illuminazione e di tecniche non tradizionali come raggi x e scansioni 3D, l’artista norvegese ottiene composizioni complesse e sofisticate con un’estetica innovativa.

Dopo la conferenza stampa per la sua mostra “Beyond the still image” inaugurata a Palazzo Reale di Milano (15 novembre-6 dicembre 2018), lo ritroviamo nelle sue sale, sorridente e disponibile a rispondere ad alcune domande.

Sølve Sundsbø by kjellruben

 

Quando ha deciso di dedicare interamente la sua carriera di fotografo alla moda?

“Puoi essere un fotografo commerciale, per matrimoni, un reporter e tanto altro… Quando ho deciso di fare il fotografo mi sono reso immediatamente conto che il mondo dove potevo maggiormente esplorare ed esprimere me stesso era nella fotografia di moda. È un mondo molto aperto, dal momento che la moda può essere intesa in molti modi. Anche nella sala successiva, dove è esposto un video rappresentante pappagalli coloratissimi che creano diverse illusioni grazie alla presenza di uno specchio, si può ritrovare la moda, una moda digitale ed in evoluzione.”

 

 

 

Sølve Sundsbø, Beyond the Still Image

Dal momento che la mostra è ospitata a Palazzo Reale, luogo storico di Milano e ormai da anni fulcro della vita culturale della città, pensa che ci sia un collegamento diretto tra arte, moda e fotografia?

“Assolutamente sì, nel momento stesso in cui si decide di esporre un lavoro in un contesto culturale ed artistico esso diventa arte. Passando da Duchamp ed arrivando alla “soup can” di Andy Wharol, facilmente ci si accorge quanto sia arte semplicemente ciò che noi vogliamo che sia arte: non è importante quale sia il soggetto ma l’intenzione. Questo vale anche per la fotografia e grazie a questo stesso processo si trasforma in arte.”

 

C’è stato o c’è un artista in particolare che ha ispirato direttamente i suoi lavori?

“Ci sono molte persone che hanno ispirato le mie fotografie, ma non penso di poter ricondurre la mia ispirazione ad un solo artista. Per le mie fotografie, trovo ispirazione ovunque e partendo da chiunque.”

 

 

 

 

 

 

 

Come è nata la collaborazione con il Festival Photo Vogue?

“È partito tutto da un invito di Alessia (Glaviano, Senior Photo Editor per Vogue Italia), Michael Van Horne e da Palazzo Reale. Sono venuto a Milano, ho pensato a cosa avremmo potuto esporre in queste sale, mi sono guardato intorno, ho esplorato e sono rimasto davvero colpito dalla bellezza di questo posto. Mi sono sentito molto onorato. Insieme a loro ho pensato a come creare un fil rouge con le due precedenti edizioni del Photo Vogue Festival per mantenerne immutata l’anima  ma allo stesso tempo cercando e trovando la mia dimensione per esporre i lavori.”

Quale è il messaggio che vuole condividere con il pubblico qui a Milano grazie alle sue foto e a questa mostra?

Metaforicamente, potrei aver lievemente aperto una porta. Attraverso la fessura che si crea, il pubblico può guardare al mondo, al mio mondo, in modo leggermente diverso. Quando esco da una mostra importante, come quelle dedicate a Gursky o a Cartier-Bresson, guardo alla realtà in modo diverso, pensando che ciò che vedo potrebbe essere una fotografia di Cartier-Bresson, oppure un’ immagine di Gursky. Ho la possibilità di riconoscere costoro nel mondo reale, posso osservare ciò che ho compreso e che mi hanno trasmesso, del quale sono finalmente consapevole. Se potessi creare un simile processo ed un simile sodalizio con il pubblico di Milano, sarei davvero felice”.

 

Informazioni utili:

Beyond the Still Image | Sølve Sundsbø

15 novembre – 9 dicembre 2018

Palazzo Reale, Piazza del Duomo 12, 20122 Milano

www.palazzorealemilano.it

www.solvesundsbo.com