AD Dal Pozzo porta la leggerezza dell’acciaio al Fuorisalone 2023 con un’installazione di un metro per un metro, stampata in 3D, che riproduce in scala il progetto di una villa in via di realizzazione, costruita con il sistema Light Steel Frame, tecnica d’avanguardia, sostenibile, che utilizza esclusivamente l’acciaio per creare strutture resistenti e capaci di accogliere le più creative idee architettoniche.
AD Dal Pozzo recepisce cosí il tema del Fuorisalone 2023, Laboratorio Futuro, inserendosi a pieno titolo nel dibattito che vede nel design uno strumento di riflessione e di azione per progettare il cambiamento e rispondere cosí alle sfide che la contemporaneità obbliga ad affrontare, sostenibilità in primis.
«La rivoluzione dell’acciaio in architettura consente di costruire e vivere meglio, in modo più sostenibile ed efficiente», afferma l’architetto Gionata Dal Pozzo, Ceo di AD Dal Pozzo. «Ad oggi le aziende si stanno riconvertendo. Software e macchine sempre più innovativi sono capaci di gestire la tecnologia costruttiva in acciaio abbattendo i costi di ingegnerizzazione e rifondando completamente il concetto di manodopera, perché l’assemblaggio degli elementi prefabbricati è facile e veloce».
L’esposizione The Future House, (18 – 21 aprile, dalle 10 alle 19) allestita presso lo spazio Ottagono Milano, nel cuore di Brera, accende i riflettori sulle potenzialità del Light Steel Frame, sistema che permette di realizzare architetture moderne, performanti e dagli aggetti sorprendenti, valorizzando i volumi e ridefinendo il concetto di spazio. Uno spazio che diventa arte, e che all’arte si accompagna: insieme al modello 3D, ci sarà una selezione delle opere di artisti contemporanei del calibro di Beatrice Gallori, Vinicio Momoli, Enrico Marcato ed Enrico Cecotto, già coinvolti nelle attività divulgative promosse nel corso dell’anno dall’azienda vicentina, accomunati da una ricerca formale che ibrida pittura e la scultura. Pareti, suoli, volte e soffitti diventano punto d’appoggio o ancoraggio, per poi proiettarsi nello spazio tridimensionale e incidere sulla sua percezione, coinvolgendo fisicamente l’osservatore e suscitare risposte mentali e sensoriali.
Un’occasione di riflessione su presente e futuro dell’architettura tra sostenibilità, innovazione e bellezza, da sempre valori fondanti delle attività di AD Dal Pozzo, e punto di partenza per la creazione di Ottagono, la piattaforma che da 5 anni si propone come luogo di incontro tra progettisti e architetti e i migliori brand di architettura, per promuovere un nuovo modo di fare progettazione integrata, attraverso consulenze mirate su tecnologie, materiali, illuminotecnica ed elementi customizzati. Tra i punti di forza della piattaforma, la grande esperienza nella tecnica costruttiva del Light Steel, sistema più efficiente e sostenibile rispetto ai metodi costruttivi tradizionali, che migliora le performance e il comfort degli edifici, garantendo un cantiere pulito e veloce, rispettoso dei tempi e dei costi di progetto.
«Appena nata, la piattaforma Ottagono gestiva in media un edificio all’anno, ma è cresciuta velocemente», ricorda l’architetto Gionata Dal Pozzo, Ceo di AD Dal Pozzo. «Nel 2023 i cantieri aperti sono cinque: quattro nel Triveneto, con architetti italiani e internazionali, e uno in Umbria per la realizzazione di eco-resort, su progetto di uno studio londinese di fama mondiale. Un segnale chiaro delle potenzialità di crescita della tecnologia in acciaio».
Per poter apprezzare le potenzialità della progettazione integrata e delle costruzioni Light Steel, il modello iperrealistico della villa di Monteviale, protagonista dell’allestimento al design hub Ottagono, è stato realizzato in modo da rendere evidente sia i dettagli del sistema costruttivo, sia le finiture usate e gli arredi scelti per il progetto di interior design, a cura di AD Dal Pozzo.
L’esposizione è aperta al pubblico su appuntamento dalle 10.00 alle 19.00, dal 18 al 21 aprile.