Korea Craft & Design Foundation, sotto il patrocinio del Ministero della Cultura, dello Sport e del Turismo della Corea, presenta Thoughts on Thickness, nelle sezioni Part1_In Variation in Thickness, Part2_SOBAK (素朴), Part3_MADANG della Coesistenza, a cura di Choi Jooyeon, presso la Galleria Rossana Orlandi a Milano.
Il progetto offre una profonda immersione nell’identità artistica e culturale della Corea, che sfuma i confini tra arte e design, creando un nuovo paesaggio culturale che attraversa liberamente le discipline.
La mostra Thoughts on Thickness è suddivisa in tre parti distintive: la prima, In Variation in Thickness, offre una riflessione sull’artigianato contemporaneo coreano in cui la potenza del materiale crea una varietà di volumi, sottili o spessi.
Gli undici artisti trasformano materiali comuni in opere d’arte che vanno al di là dell’utilità pratica, diventando opere di contemplazione.
La mostra mira a catturare il fascino dei materiali e delle tecniche che penetrano nell’era dell’artigianato coreano, concentrandosi su quattro parole chiave: modo di vedere, attitudine, curiosità e umanità. In un’era di immagini ricche di bellezza in cui lo sguardo
sulla materia diventa più superficiale, si fa quindi necessario un sistema di pensiero che restituisca il giusto status all’artigiano, in grado di presentare valori che vanno oltre il singolo oggetto.
La seconda parte, SOBAK, cattura i sentimenti e l’estetica di semplicità che definisce la cultura coreana, alludendo al passare del tempo nel rito del tè e invitando gli spettatori a esplorare l’essenza della natura e degli oggetti attraverso un’attitudine di rispetto e contemplazione. La cultura coreana del tè presta attenzione all’atto di bere il tè e al suo lento processo di preparazione: la mostra si definisce come una ricerca di momenti di riflessione e di condivisione.
Purezza (素) si riferisce al filo bianco originale senza tintura e Semplicità (朴) si riferisce a un tronco non lavorato appena tagliato dalla foresta, simboleggiando la forma originale naturale senza manipolazioni artificiali.
Nella vita quotidiana, semplicità implica modestia senza eccesso, che esteticamente contiene una prospettiva di contemplazione verso la
natura profonda.
All’interno della coscienza estetica della Corea, che abbraccia la natura e stabilisce una relazione recettiva con essa, si trova il coraggio di esplorare l’essenza della natura, dell’umanità e degli oggetti, limitando gli elementi non essenziali meramente decorativi.
Infine, nella terza parte, MADANG della Coesistenza, i visitatori avranno l’opportunità di immergersi in un’esperienza unica nel giardino della galleria, che, seguendo la struttura di una casa tradizionale coreana, fornisce uno spazio dove le persone possono riunirsi e comunicare.
Attraverso l’esplorazione e la scoperta delle sue tre parti, la mostra mira a stimolare una riflessione che parta dagli artisti e dalle loro opere, per poi approfondire valori sociali e filosofici, incoraggiando negli spettatori comprensione ed empatia nei confronti della cultura coreana.