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Si chiama Redó Florence 1989 ed è l’ultima arrivata in casa V.M. Preziosi Firenze.

Una collezione di gioielli esclusivi in oro, bronzo, argento, smalto e pietre preziose, che basa la sua unicità e preziosità su design ed tecniche di lavorazione innovative.

Una linea ideata e realizzata in ogni dettaglio nel laboratorio orafo fiorentino della V.M. Preziosi Firenze per opera dei fondatori Valerio Salvadori & Marco Frangini.

Il nome del marchio Redó Florence 1989 si ispira al termine tecnico del tasto shortcut undo, conosciuto come REDO ovvero annulla e ripeti. Il significato è quello di “ripristinare” la vera arte orafa con materiale anche non prezioso come si faceva nell’antichità.

 

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L’accento simboleggia la volontà di superare i canoni classici per continuare a stupire,  realizzando opere sinora solo immaginate, nonché quel tocco cosmopolita nella pronuncia.

Un’etimologia che è sintesi della filosofia di una linea in cui anelli, bracciali, pendenti e borsette nascono dall’incontro tra secolari tecniche orafe e moderne tecnologie.

Infatti, sempre nel nome del brand si menziona la città di Firenze, luogo dove si realizzano artigianalmente tutti gli oggetti della collezione,  e la data 1989, corrispondente all’anno di costituzione del laboratorio orafo di V.M. Preziosi Firenze.

Il metodo della lavorazione prevede una partenza di progettualità tradizionale, con un disegno su carta. Si prosegue, poi, in modo innovativo, elaborando non la classica lavorazione in piano, bensì un vero e proprio sviluppo di design che consente di modellare il gioiello con curvature e trafori ad evidenziarne la tridimensionalità.

Segue la preziosa rifinitura a mano dei maestri orafi fiorentini e l’arte della smaltatura. Le tecniche sono “a notte” per smalti opachi o translucidi e “a giorno” per l’effetto smalti trasparenti.

Questa ultima, viene definita anche a cattedrale per l’effetto molto simile a quello delle vetrate delle chiese. E’ una tecnica estremamente ricercata e di difficile realizzazione, per questo alquanto rara.

 

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Le cavità, infatti, non hanno fondo e lo smalto rimane agganciato solamente lungo le traforature del gioiello stesso.

Arte di gran moda nel periodo liberty seppur estremamente fragile viene oggi riproposta da Redó Florence 1989  che è riuscita a superarne i limiti strutturali con due esclusive novità: la lavorazione in curvo e l’infrangibilità con tecnica brevettata.

 

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Il risultato sono gioielli unici, di grande valore artistico, che non si sarebbero potuti realizzare con l’utili

zzo di altri materiali: creazioni versatili, di grande femminilità, icone senza tempo.