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The Hub News

A cura di Nicole Macchi

Regia: Matthew Newton

Con:  Julianne Nicholson, Emma Roberts, Zachary Quinto, Jason Biggs

 

“Vero, trascinante, avvolgente. Un immersione totale nella vita altrui”

 

Who we are now, scritto e diretto da Matthew Newton, è forse il film che più mi è rimasto nel cuore dell’intera mostra.

Racconta la storia di Beth, un’ex detenuta che lotta per riottenere la custodia del proprio figlio.
Costretta a lavorare per un centro di bellezza gestito da cinesi che non le consente di stabilizzarsi economicamente, si rivolge ad una associazione di avvocati senza scopo di lucro.
Qui incontrerà Jess, una giovane avvocatessa che cercherà in tutti i modi di aiutarla.

 

Ad affascinarmi è stata la veridicità quasi documentaristica che caratterizza le riprese dell’intera pellicola.
I personaggi vengono raccontati in modo estremamente naturale, attraverso estratti presi dal loro quotidiano, attraverso i veri e propri momenti che, anche se apparentemente banali, caratterizzano la loro vita.
Abbiamo il tempo di conoscerli profondamente entrando letteralmente all’interno delle loro vite chiassose.
Al mattino ci alziamo e andiamo al lavoro con Beth, poi assistiamo ai litigi di Jess con sua madre, usciamo, conosciamo persone, viviamo i rumori, i sussurri e il vociferare dei clienti in negozio.
Sentiamo ogni sospiro e ogni lacrima.
Siamo parte della loro REALTA’.

La sofferenza palpabile che segna il delicato viso di Julianne, ci porta inevitabilmente ad entrare in empatia con il suo personaggio –Beth-, facendoci scontrare con i suoi demoni e con tutte quelle debolezze che in realtà si rivelano essere prova della sua grande  umanità, perché, al contrario, Beth è una donna genuinamente forte, capace di affrontare ogni ostacolo.

 

Ogni performance, perfettamente calibrata, è fluida e delicata.

“Who we are now” sembra non chiudersi in modo definitivo perché in effetti non lo fa.
I personaggi infatti continueranno a vivere ma, a noi, non sarà più permesso sbirciare.