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Grazie al bando di Comune, Confcommercio e Legambiente aumentano le insegne che rinunciano alla plastica usa e getta e scelgono soluzioni alternative. E arrivano anche gli sponsor per gli eventi ecosostenibili

A Milano ci sono più di centro attività, fra locali, bar e negozi, che hanno detto no alla plastica per la salvaguardia dell’ambiente.

Grazie all’iniziativa lanciata dal Comune insieme con Confcommercio e Legambiente, gli esercizi che hanno aderito all’iniziativa, partita in via sperimentale in due zone, Isola e Niguarda, e poi estesa a tutta la città, sono un centinaio oltre a venti locali della movida aperti anche fino a tara sera, come ristoranti e bar.

Gelaterie, bar, negozi di prodotti sfusi dove acquistare detersivi e alimenti, osterie, ostelli, gastronomie e anche un giardino, gli Orti di via Padova, totalmente “plastic free”.

Come si fa? Bottiglie di vetro al posto di quelle di plastica, ciotoline riutilizzabili per le salsine che accompagnano fritti e patatine, solo cannucce e tappi dei bicchieri dei caffè da asporto biodegradabili. Questione di ambiente, ma anche di marketing: perchè i consumatori apprezzano l’impegno e gli sponsor si muovono.

La lotta contro la plastica usa e getta ha investito anche i grandi eventi della città, come l’Estate Sforzesca durante la quale sono stati distribuiti tazze, bicchieri e piatti in materiale biodegradabile. Proprio per cercare nuovi partner che sostengano la campagna, allora, dopo l’estate il Comune pubblicherà un nuovo avviso; l’ipotesi è che ci possano essere sconti sulla tassa rifiuti.

 

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Perché quando si parla di plastic free, ci sono tanti modi di mettere in pratica il concetto: per esempio da Pescaria, in via Solari, bicchieri, posate e cannucce sono in pla, un polimero naturale a base di mais compostabile, i contenitori per i panini e i piatti a base di pesce della catena pugliese sono tutti di carta, “per un atto d’amore verso il mare”.