L’India è uno dei paesi più etnicamente diversi e vivaci del mondo. Musica, danze, abiti dai colori sgargianti e festeggiamenti a non finire, ecco come si potrebbe riassumere un matrimonio in India. Conoscete tutte le usanze che vi si celano dietro?
L’India è un Paese ricco di cultura, mistero e fascino e i matrimoni vanno ben oltre la semplice celebrazione. Sono un vero e proprio inno alla tradizione, arricchiti da rituali, suntuosi addobbi, colori, musiche e costumi tipici della cultura locale.
Le nozze indiane sono molto diversificate tra loro a seconda della località in cui si svolgono e dalle tradizioni uniche delle famiglie degli sposi. Possono essere celebrate in diversi modi a seconda della regione, della religione o delle preferenze degli sposi, ma ciò che li accomuna è la voglia di festeggiare a lungo e tutti uniti! Infatti, in India i matrimoni durano diversi giorni e sono composti da altrettante cerimonie: il Misri, il Sangeet e il Mehendi.
Non esistono due nozze indiane minimamente simili: a partire dal menù nuziale, dai gioielli, ai suntuosi abiti e agli addobbi scenografici.
Al di là delle tradizioni e dei rituali antichi, ciò che veramente affascina dei matrimoni indiani sono i coloratissimi abiti sfoggiati dagli sposi e dagli invitati. Tra le tradizioni di nozze indiane più popolari citiamo la “Cerimonia dello zio materno”, il Mayra è quando lo zio materno porta doni per la madre della sposa e lo sposo. Tra questi regali ci sono gli abiti delle madri per il matrimonio.
Il Sangeet è una celebrazione pre-matrimonio in cui le famiglie degli sposi si riuniscono per ballare e cantare, un vero elogio alle usanze popolari del Paese!
La famiglia della sposa ospita il Sangeet, dove la sposa, i suoi familiari femminili e gli ospiti ottengono l’henné applicato sulle loro mani. Questa è un’opportunità per entrambi i membri della famiglia di conoscersi. Alcune famiglie prendono questa come un’opportunità per stuzzicare amorevolmente gli sposi.
Il Mehendi è la festa più tradizionale del matrimonio indiano ed è riservata soltanto alle donne. In quest’occasione alla sposa vengono dipinte mani e piedi con ricami all’henné a indicare il legame tra lei e il futuro marito. Un’altra curiosità è che al termine del rito i genitori di lei iniziano un digiuno che durerà fino al giorno delle nozze con lo scopo di arrivare all’evento puri e ripuliti da ogni peccato.
Secondo le tradizioni nuziali indiane, applicare l’henné alle mani, ai piedi e alle braccia di una donna dovrebbe servire di buon auspicio per la fertilità, allontanare il male e attrarre energia positiva. Nascosti all’interno dell’intricata opera d’arte della sposa ci sono i nomi degli sposi, che lo sposo dovrebbe trovare come ulteriore segno di buona fortuna.
C’è anche una ulteriore superstizione che coinvolge l’hennè. Si crede che un colore più profondo possa portare ad un legame più profondo con il proprio marito e ad una maggiore probabilità di andare d’accordo con la propria suocera. Per questo motivo, molte spose scelgono di lasciare asciugare e scurire l’henné.
La processione nuziale
Nella maggior parte delle tradizionali celebrazioni di nozze indiane, il giorno del matrimonio inizia con la processione dello sposo. Questa “cerimonia all’interno di una cerimonia” si chiama Baraat e si riferisce al passaggio dello sposo verso l’altare nuziale, accompagnato da tutta la sua famiglia e dagli amici.
Le cerimonie di nozze indù avvengono sotto uno spettacolare baldacchino noto come Mandap, che presenta tessuti splendidamente colorati. Il baldacchino è decorato con fiori colorati e si trova in cima 4 apilastri massicci. Ogni pilastro rappresenta uno dei quattro genitori. Se il matrimonio si svolge all’interno o all’aperto, un Mandap viene costruito come parte essenziale della cerimonia.
Davanti al Mandap arde un fuoco in un piccolo piatto, atto a rappresentare il dio indù del fuoco Agni che dà vita al matrimonio. Il fuoco continua a bruciare per tutta la cerimonia a testimonianza dei voti scambiati tra la sposa e lo sposo.
Lo sposo, gli invitati alle nozze e l’officiante attendono quindi la sposa, che viene scortata lungo la navata dallo zio materno. Una volta giunti all’altare gli sposi ricevono del riso da gettare nel fuoco cerimoniale di Agni.
Come parte delle tradizioni di nozze indiane, la cerimonia inizia con il rito di Kanyadaan, che consiste nell’atto in cui i genitori della sposa affidano la loro figlia allo sposo. Il Pandit poi lega le loro sciarpe cerimoniali insieme, e gli sposi si prendono per mano per prepararsi al rituale Mangal Phera.
Mano nella mano, gli sposi camminano intorno al fuoco cerimoniale 4 volte. Ogni giro rappresenta un obiettivo importante nel loro futuro insieme: Moksha, spiritualità; Kama, gratificazione personale; Dharma, moralità; e Artha, prosperità. In una pratica chiamata Havan, alla coppia viene poi dato un mix di erbe, fiori e riso che offriranno al fuoco sacro per completare le preghiere.
Il rituale successivo è chiamato Saptapadi, durante il quale la coppia fa 7 passi insieme per mostrare l’un l’altro il proprio sostegno e la volontà di costruire un matrimonio felice. Ogni passo rappresenta un voto che fanno l’uno all’altro. Il Pandit poi offre benedizioni per l’abbondanza di felicità, figli, cibo e prosperità.
Infine, lo sposo legherà collane in oro, perline nere e talvolta diamanti intorno al collo della sposa per simboleggiare il loro nuovo legame come marito e moglie. Applicherà anche una polvere rossa al centro della fronte. Per concludere la cerimonia, gli amici e la famiglia inonderanno la coppia di fiori e gli augureranno felicità e prosperità.
Abbigliamento nuziale
Contrariamente alle nozze europee e americane, in India una sposa non vestirà mai di bianco preferendo una grintosa palette di rossi, arancio e gialli molto accesi.
L’abbigliamento della sposa è decorato e tradizionale tanto quanto quello dello sposo, con intricate perline, paillettes e tessuti delicati. Di solito indossa una lehenga (gonna) nei toni del rosso, rosa, arancione o oro, che è splendidamente impreziosita da specchi brillanti, cristalli e paillettes. Completerà il look con un sari rosso tradizionale che rappresenta buona fortuna e felicità. Il suo sari è cucito con filo d’oro 24 carati e adornato con gioielli. La sposa durante i vari rituali di nozze potrebbe cambiare il suo vestito fino ad un totale di 3 o 4 volte.
Sulla sua testa, la sposa indossa un copricapo tradizionale chiamato Maang Tikka. Questo accessorio è fatto di oro, argento o diamante e pende al centro della sua fronte. È spesso ornato con gemme e pietre preziose. Lo sposo di solito indossa un Kafni durante la cerimonia, ovvero una lunga camicia che si estende fino alle ginocchia.
La festa di ricevimento
La festa di ricevimento è un must per i matrimoni indiani e spesso il numero di invitati oscialli dai 300 a 500 presenti. Offrire un menu al tavolo è impegnativo a causa di molti piatti serviti con una salsa, quindi il cibo viene servito a buffet. Il menu è solitamente composto da un totale di 10 antipasti e 5 portate principali, servite con riso, naan, e yogurt. Il buffet viene rifornito per tutta la notte in modo che si mantenga abbondante durante tutto l’evento e garantire che nessuno vada a casa affamato.
Come per la maggior parte dei matrimoni, anche di altre culture, il ricevimento includerà fotografi professionisti, videomaker, un DJ, fiori, dolci e torte, il tutto su una scala più stravagante. Gli ospiti solitamente lanciano soldi sulla pista da ballo per mostrare il proprio sostegno nei confronti degli sposi e per augurare a loro felicità e prosperità.