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Bally ripuliamo l'everest

“La montagna e il suo stile di vita sono i temi centrali della filosofia di Bally, ma anche la chiave di lettura del nostro orientamento futuro. L’iniziativa Peak Outlook è solo il primo passo di un grande impegno nel nome della sostenibilità”, ha spiegato Nicolas Girotto, CEO di Bally.

 

Lo scopo del progetto Peak Outlook, promosso da Bally, lo storico marchio svizzero, è quello di ripulire l’Everest dai rifiuti abbandonati dagli alpinisti.
Tra aprile e maggio, è stata raccolta circa una tonnellata di rifiuti, molti dei quali si trovavano a più di 8000 metri d’altezza, nella cosiddetta Zona della Morte.

A svolgere queste missioni a tutela del monte Everest sono stati – e saranno – Dawa Steven Sherpa e il suo team di scalatori, tutti originari delle più alte regioni dell’Himalaya nepalese.

All’iniziativa ha preso parte anche Jamling Tenzing Norgay che, indossando degli stivali in renna firmati Bally, fu il primo a raggiungere la vetta del monte Everest insieme a Sir Edmund Hillary nel 1953.

 

«All’epoca della mia prima scalata nel 2007, sono rimasto sconcertato di fronte alla quantità di rifiuti abbandonati in questo magnifico paesaggio – spiega Dawa Steven Sherpa, leader delle Eco Everest Expedition e ceo di Asian Trekking –. L’anno seguente mi sono riproposto di organizzare una campagna di pulizia, che finora ha raccolto oltre 19,5 tonnellate di immondizia. Per affrontare l’Everest è necessario mobilitare grandi risorse, per questo sono stato felice quando Bally è scesa in campo al nostro fianco, finanziando e sostenendo la prima spedizione ecologica organizzata in vetta».